Associazione Tartufai "Il Perugino"
Articoli di quotidiani
Raccolta di articoli di quotidiani sugli "Avvelenamenti"
Fonte Termolionline
Trenta bocconi avvelenati ritrovati nei pascoli dalla Forestale
BOJANO. Gli uomini del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Campobasso in servizio presso la Stazione di Bojano, nella mattinata del 20 settembre 2011, nel corso di attività di controllo del territorio, hanno rinvenuto nelle campagne del Comune di Bojano, a confine con quello di Spinete, in località Macchioni, Macchia San Francesco e Collalto, oltre 30 bocconi avvelenati.
I bocconi, confezionati con lardo e polvere di colore bianca e azzurra riconducibile verosimilmente a prodotti anticrittogamici, accuratamente confezionati sono stati disseminati in una vasta area caratterizzata da prati e pascoli ai margini di alcune aree boscate.
Le esche avvelenate sono state sottoposte a sequestro ed alcuni campioni inviati all’Istituto Zooprofilattico di Campobasso per le opportune analisi chimiche atte ad accertare il tipo di sostanza utilizzata come veleno.
Dalle prime indagini risulta che alcuni cani da caccia siano già stati vittima dell’avvelenamento con necessità di ricorrere ad urgenti cure veterinarie.
Il numero dei bocconi e l’ampia area oggetto di avvelenamento non lascia dubbi circa il chiaro intento da parte degli ignoti autori e le indagini, in corso serrate, pur non escludendo alcuna pista, al momento sono concentrate nell’ambito venatorio.
Infatti in tale ambiente, al pari di quello legato alla ricerca del tartufo, non sono rari fenomeni di collocazione di esche avvelenate allo scopo di scoraggiare e limitare l’accesso ad aree di particolare interesse, purtroppo a scapito degli ignari animali che spesso subiscono conseguenze letali.
Molise – veleno nei boschi: cacciatori contro cacciatori ma a rimetterci la pelle sono i cani
GEAPRESS – Indagini concentrate nell’ambiente venatorio, quelle del Corpo Forestale del Comando Stazione di Bojano (CB) dopo il ritrovamento di oltre 30 bocconi avvelenati nelle località di Spinete, Macchioni, Macchia San Francesco e Collalto.
Finora a farne le spese sono stati alcuni cani da caccia, ma circa gli autori i Forestali sembrano non avere molti dubbi, anche se non tralasciano al caso alcuna ipotesi. E’ infatti nell’ ambiente venatorio, al pari di quello legato alla ricerca del tartufo, che si verificano fenomeni di collocazione di esche avvelenate. Il tutto per scoraggiare e limitare l’accesso ad aree di particolare interesse. A farne le spese, però, sono gli ignari animali che spesso subiscono conseguenze letali.
I bocconi rinvenuti nella giornata di ieri sono stati inviati, per le opportune analisi, presso l’Istituto Zooprofilattico di Campobasso. Erano costituiti da pezzi di lardo nel quale era stata mischiata della polvere di colore bianco e azzurra, riconducibile verosimilmente a prodotti di sintesi chimica, utilizzati in agricoltura. Tutti i bocconi erano stati disseminati in una vasta area caratterizzata da prati e pascoli ai margini di alcune aree boscate.
Abitudini vecchie a morire e diffuse anche in altre Regioni italiani. Come il caso dello scorso marzo a Tuoro del Trasimeno (vedi articolo GeaPress), culminato, poi, con la stessa ripresa, con telecamera nascosta, del cacciatore mentre spargeva il veleno per i poveri cagnolini (vedi articolo e video GeaPress).
Avvelenamenti - Morti tre cani da tartufo
E' accaduto ancora. Il 4 Giugno 2011 nei pressi di Mocaiana. Tre cani sono morti in pochi minuti.
Tutto nell'allegato articolo del Giornale dell'Umbria.