Associazione Tartufai "Il Perugino"
Fonte: LaGazzettadelMezzogiorno
Orrore nei boschi: cani da tartufo e randagi avvelenati senza pietà
POTENZA - Orrore in provincia di Potenza. Da Calvello a Pignola, alla stessa città capoluogo, è tutto un susseguirsi di atti di inaudita violenza perpetrati contro i cani, randagi e non. Nei giorni scorsi a Calvello, secondo quanto denunciato al nostro giornale, sono morti avvelenati almeno cinque cani di proprietà, per la maggior parte cani da tartufi. Non si tratta, purtroppo, di un episodio isolato, ma una vera e propria strage che sta colpendo i simpatici e miti quattro zampe utilizzati nella ricerca dei preziosi tuberi. E tra i cercatori circola una voce agghiacciante. Che a preparare i bocconi avvelenati siano alcuni degli stessi «tartufari», per scoraggiare altri appassionati a recarsi con i propri cani nei boschi e tenere i tartufi tutti per sè. Nel frattempo a Pignola, nella frazione Pantano, zona tristemente nota agli animalisti per i tanti episodi di crudeltà verso i randagi, cinque cani sono stati avvelenati con una sostanza corrosiva, probabilmente soda caustica.
Uno è morto e gli altri sono sotto flebo, curati dai volontari dell’associazione Dna la cui portavoce, Maria Argenzio, ha espresso «orrore per l'atrocità del gesto che non ha precedenti per le incredibili sofferenze che detti sventurati cani stanno vivendo. Rilevata la spietata frequenza degli avvelenamenti, Dna, rivolge un accorato appello al Sindaco di Pignola e a tutti i Sindaci lucani a intraprendere iniziative di maggiore controllo del randagismo, con indagini approfondite sugli autori del terribile gesto e di intervenire con azioni risolutive». E ancora, nei giorni scorsi sono stati avvelenati a Potenza una decina di cani di proprietà, nei loro recinti, a Sant’Antonio La Macchia, a distanmza di dieci giorni da un altro avvelenamento che ha preso di mira randagi e cani di proprietà. Insomma, una vera e propria strage degli innocenti. E finora nessuno ha fatto molto per fermarla.