Associazione Tartufai "Il Perugino"
Fonte http://www.loscodinzolo.org
Vietato l’uso e la detenzione di esche e bocconi avvelenati
In seguito al dilagare del fenomeno di uccisione e maltrattamento di animali mediante la disseminazione nell’ambiente di esche o bocconi avvelenati, che rappresenta un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini e per l’ambiente, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato Ordinanza del 10 Febbraio 2012 recante norme sul "divieto di utilizzo e di detenzione di esche o bocconi avvelenati".
L’utilizzo di bocconi avvelenati, infatti, può avere non solo conseguenze nefaste per gli animali che se ne cibano, ma può portare a serie conseguenze per la salute dell’uomo, soprattutto dei bambini che possono venirne accidentalmente in contatto.
Per questo motivo l’ordinanza “vieta di utilizzare in modo improprio, di preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocivi, compresi plastiche e metalli”. Sono, inoltre, proibiti la “la detenzione, l’utilizzo e l’abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni a chi le ingerisce”.
Cosa fare in caso di sospetto avvelenamento di un animale
Il Veterinario è il punto di riferimento essenziale. Qualora si verifichi un evento potenzialmente pericoloso come l’ ingestione di veleni o sostanze tossiche (topicidi, pesticidi, fitofarmaci, lumachicidi o sostanze non note) oppure sovradosaggio o scambio accidentale di farmaci, ingestione di piante, funghi, ecc. da parte di animali domestici è necessario valutare subito il rischio di intossicazione, contattare un medico veterinario o recarsi presso il più vicino pronto soccorso veterinario.
La raccolta delle seguenti informazioni è estremamente importante per poter rispondere alle domande del medico veterinario:
1. identificare nel modo più preciso possibile la sostanza con la quale il nostro animale è venuto a contatto (nome commerciale del prodotto ed eventuali indicazioni di rischio in etichetta);
2. osservare le caratteristiche macroscopiche del prodotto: odore, colore, aspetto (es. schiumosità);
3. fornire indicazioni circa la quantità assunta in modo accidentale o intenzionale;
4. comunicare la via di esposizione (inalazione, ingestione, contatto cutaneo ecc.);
5. indicare il luogo (aperto o chiuso);
6. comunicare il tempo trascorso dall'ingestione e tra l’ingestione e la comparsa di eventuali sintomi.
Se il Veterinario non può intervenire subito, può comunque fornire indicazioni utili circa il comportamento da tenere e gli eventuali interventi di primo soccorso che il proprietario può mettere in atto (indurre il vomito, mantenere calmo l’animale, non somministrare latte ecc.).
Cosa fare in caso di animale deceduto
Chiamare il Veterinario per fare tutti gli accertamenti del caso oppure segnalare l’episodio al Servizio veterinario dell’ASL competente per territorio e agli Organi di Polizia.
Cosa fare in caso di rinvenimento di esche
Avvisare gli Organi di Polizia ed il Servizio Veterinario della ASL competente per territorio oppure in caso di impossibilità di un intervento immediato da parte delle Autorità competenti, prima di raccogliere qualunque materiale sospetto munirsi di guanti e mascherina. Il materiale raccolto, accuratamente custodito e trasportato in contenitori di plastica chiusi ermeticamente, deve essere inviato, t ramite un Veterinario, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.