Associazione Tartufai "Il Perugino"
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A SCHEGGINO IL CORSO DI CONFAGRICOLTURA UMBRIA PER ESPERTO DI TARTUFI
Prevede una preparazione per coltivazione, raccolta, trasformazione e commercializzazione
"Esperto in processi di sviluppo territoriale nel settore agroalimentare e della tartuficoltura". È questo il nuovo corso di formazione proposto da Cratia, ente di formazione di Confagricoltura Umbria, e finanziato dal Gal Valle umbra e Sibillini, iniziato lunedì 20 gennaio, a Scheggino nella sala del Museo del tartufo Urbani.
Il programma intende formare specialisti nel settore dei tartufi e della tartuficoltura capaci di condurre aziende tartufigene e di essere di supporto a tartuficoltori, conservatori e consumatori. Prevede, infatti, una specifica preparazione per coltivazione, raccolta, trasformazione e commercializzazione dei tartufi. "L'obiettivo - spiegano gli organizzatori - è fornire, attraverso attività didattiche, elementi di base di biologia ed ecologia dei tartufi oltre che applicativi".
L'iniziativa, rivolta a coloro che risiedono nei comuni Gal Valle Umbra e Sibillini, ha visto la partecipazione, non solo di operatori di settore, ma anche di studenti dell'Istituto tecnico agrario statale della Valnerina.
"Anche se negli ultimi anni il tartufo si è fortemente ridotto - spiegano da Confagricoltura Umbria -, il settore resta molto importante per la nostra regione per valorizzare le aree marginali e le attività integrative di quella agricola. Riteniamo si debba sfruttare questa opportunità arrivando a una normativa che consenta di gestire la risorsa tartufo con vantaggio per tutti gli operatori coinvolti".
fonte http://www.altomolise.net
Nel mirino della Finanza una ditta pentra operante nella commercializzazione del prezioso tubero
Le Fiamme Gialle di Isernia, al termine di una approfondita attività investigativa condotta nel campo della compravendita della redditizia tuberacea, hanno scoperto che una società pentra, operante nel settore, ha posto in essere una cospicua evasione all’imposta sul valore aggiunto, omettendo, nell’arco degli ultimi tre anni, versamenti del tributo dovuto per un importo complessivo pari ad € 10.652.712.
La società controllata, pur avendo adempiuto agli obblighi imposti dalla vigente normativa in ordine alla tenuta delle scritture contabili ed alla presentazione delle dichiarazioni, non ha versato l’IVA a debito scaturente sia dalle vendite che dalle autofatture relative all’acquisto di tartufi dai raccoglitori occasionali.
La normativa vigente, infatti, prevede che il cosiddetto “cavatore” non abbia alcun obbligo ai fini I.V.A., mentre l’acquirente del prezioso “Tuber Micheli 1729” deve adempiere con autofattura, con la conseguenza che in capo allo stesso si genera un ingente ammontare di IVA da versare all’Erario.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato che la società controllata, negli ultimi tre anni, ha acquistato tartufi per circa 26 milioni di euro, per poi rivenderli alle principali aziende nazionali di trasformazione e commercializzazione di prodotti a base del prezioso tubero.
Il legale rappresentante della società è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica per le violazioni penali previste dal Decreto Legislativo n. 74/2000.
Fonte http://www.cityrumors.it/
Università L'Aquila, brevettata pellicola per raddoppiare vita ai tartufi
L'Aquila. L'Università degli Studi dell'Aquila, il Polo di innovazione dell'agroalimentare d'Abruzzo Agire e l'azienda Glocal Foods srl, start up aquilana nel campo alimentare, hanno siglato un'intesa per l'ingegnerizzazione, il trasferimento tecnologico e la licenza del brevetto n. AQ201100000I denominato "Un film edibile realizzato per preservare la vitalità e le caratteristiche organolettiche dei tartufi freschi". Si tratta, in concreto, di una pellicola commestibile che consente di allungare i tempi di conservazione del pregiato prodotto.
Il brevetto, di cui l'Università detiene i diritti commerciali, è stato ideato nei laboratori della ex Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali da Giovanni Pacioni, Anna Maria Ragnelli ed Enrico Stagnini e ha lo scopo di preservare le proprietà del tartufo fresco, raddoppiandone il tempo di conservazione.